Da aprile l’azienda eseguirà lo switch off della rete e alcuni terminali non saranno in grado di connettersi ad alta velocità.
Da aprile Tim «spegnerà» il 3G costringendo alcuni utenti a cambiare lo smartphone o la Sim. I clienti affetti dalla novità sono tre: chi ha un telefono solo 3G (quindi molto vecchio) , chi ha uno smartphone 4G di prima generazione (parliamo di dieci anni fa) e chi ha una Sim da 128K (che sono di inizio Duemila). Vediamoli uno per uno.
Prima di tutto, Tim sta già inviando un sms in cui avverte i suoi clienti di prepararsi. «Gentile cliente, da aprile 2022, Tim avvierà il progressivo spegnimento della rete 3G, che sarà sostituita dalle tecnologie 4G e 5G — si legge nel messaggio—. Poiché il tuo smartphone non supporta le chiamate con le nuove tecnologie, in assenza di rete 3G, userai la rete 2G per telefonare e inviare sms, ma non potrà più navigare contemporaneamente in Internet sulla rete 4G. Per fruire al meglio della qualità della rete Tim, ti suggeriamo di valutare la sostituzione del vecchio smartphone». Chi ha uno smartphone solo 3G incontrerà maggiori problemi. Spegnendo la rete 3G, gli smartphone che non supportano il 4G dovranno «tornare indietro». Si connetterà tramite la vetusta rete 2G, quella che usavamo negli anni ‘90: sicuramente i termini Gprs ed Edge vi diranno qualcosa. Ecco si torna lì, con velocità lumaca che rendono impossibile navigare.
Chi ha un dispositivo 4G di prima generazione si troverà in una situazione diversa. Se il telefono non supporta la tecnologia VoLTE (Voce su LTE, quella che consente di telefonare sulla rete 4G appunto) potrà navigare in 4G ma telefonare e inviare Sms con il 2G. Dovendo usare due reti il telefono (e l’utente) si troverà a scegliere: o si telefona o si naviga. Non si potranno quindi fare le cose contemporaneamente come mettere in vivavoce e cercare qualcosa sul web, per dire.
Da ultimo ci sono le Sim e qui la cosa è più semplice (ed economica). Chi ha una scheda da 128K dovrà andare in un centro Tim e cambiarla. Anche se il telefono è di nuova generazione infatti, l’unica rete a cui potrà agganciarsi sarà la 2G con i rallentamenti chi dicevamo sopra. L’operazione costa 15 euro ma saranno rimborsati entro 24 ore sul credito della Sim stessa.
L’abbandono, o per meglio dire lo switch-off, del 3G è un fatto necessario: la vecchia rete andrà in cantina per lasciare spazio alle nuove 4G e 5G che garantiscono più velocità, stabilità e servizi avanzati. La novità non riguarda solo Tim, ovviamente. Vodafone ha già completato la dismissione del 3G fin dal marzo 2021 e ora tutti i comuni coperti stanno usufruendo del 4G, WindTre non ha comunicato una data precisa per lo spegnimento mentre Iliad merita un discorso a parte. L’ultima nata tra le aziende proprietarie di reti (Gli altri operatori, da Poste Mobile a Ho viaggiano su reti altrui) possiede solo antenne 4G e 5G e non dovrà quindi procedere allo switch-off. Per il 3G invece si appoggia a WindTre.
crediti : https://www.corriere.it/tecnologia/22_gennaio_14/tim-spegne-3g-l-avviso-utenti-alcuni-dovranno-cambiare-smartphone-o-sim-66379510-7513-11ec-9e58-ba8db45e0e20.shtml?fbclid=IwAR1bzvaQJ9-kR8Qm-pTBBKwrYqVC5sN4_YxGbBHcrfMu5Mb1L0H1c3X1M1o
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