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Huawei guarda avanti e abbraccia Biden, nuovi rapporti fra Stati Uniti e Cina?

Il fondatore di Huawei, Ren Zhengfei in queste ore si sta muovendo per ripristinare le relazioni fra la Casa Bianca e il gigante tecnologico cinese



Con la presidenza Trump ormai alle spalle, c'è chi prova a riallacciare i contatti con gli Stati Uniti. È il fondatore e Ceo di Huawei, Ren Zhengfei, che in queste ore si sta muovendo per ripristinare le relazioni fra la Casa Bianca e il gigante tecnologico cinese. Parlando ai media internazionali per la prima volta da più di un anno, Zhengfei ha espresso la volontà di parlare con il presidente Biden e ha detto di sperare in una «politica aperta» da parte della nuova amministrazione americana.

«Se la capacità di produzione di Huawei potesse essere ampliata, ciò significherebbe maggiori opportunità di fornitura anche per le aziende statunitensi», ha continuato Zhengfei. «Credo che sarà reciprocamente vantaggioso. Credo che la nuova amministrazione terrà conto di tali interessi commerciali, mentre stanno per decidere la loro nuova politica. Speriamo ancora di poter acquistare grandi volumi di materiali, componenti e attrezzature dagli Stati Uniti, in modo da poter beneficiare tutti della crescita della Cina».

Un cambio di approccio


Il Ceo di Huawei, insomma, spera in un approccio più morbido nei confronti della sua azienda dopo circa due anni di pressioni da Washington. Sotto l'amministrazione Trumo, Huawei è stata accusata ripetutamente di essere una minaccia alla sicurezza nazionale, fino alla decisione (nel maggio del 2019) di chiudere ogni rapporto fra la stessa azienda cinese e le aziende americane, includendo Huawei in una blacklist commerciale che ostacola l'accesso a software e componenti chiave prodotti negli Stati Uniti. Una vera e propria mannaia per Huawei, che da due anni continua a produrre i suoi smartphone senza poter contare sulle licenze di Android (con pesanti ripercussioni sulle vendite), e che è alle prese con difficoltà crescenti con molti Stati circa le infrastrutture 5G. Huawei non venderà la sua divisione smartphone Il fatto che Huawei non sia attualmente in grado di fare affari con aziende statunitensi a causa del ban commerciale imposto da Trump ha recentemente spinto l'azienda a vendere la sua controllata Honor per proteggere il marchio e consentirle di continuare a produrre smartphone. Ma Zhengfei ha respinto le voci secondo cui Huawei potrebbe fare lo stesso per la propria divisione smartphone. «Abbiamo deciso che non venderemo assolutamente i nostri dispositivi di consumo, il nostro business degli smartphone», ha detto il Ceo. Secondo quanto riferito dai media cinesi, Zhengfei ha anche definito l'iPhone 12 «il miglior smartphone del mondo» affermando che ha contribuito a sostenere le reti 5G di Huawei. «I clienti di fascia alta, in Europa amano Apple» ha detto. E poiché i telefoni premium di Huawei sono alle prese con l'assenza delle licenze Android, «i telefoni di Apple ci hanno aiutato a dimostrare che la tecnologia 5G di Huawei è buona».

L'ottimismo del Ceo Ma l'ottimismo di Zhengfei è andato oltre. Il Ceo ha detto che la sua fiducia attorno alla capacità di sopravvivenza di Huawei, nonostante il ban americano, è «aumentata» nell'ultimo anno. Ciò è avvenuto nonostante le difficoltà nel business degli smartphone e nonostante alcuni Paesi, come il Regno Unito, abbiano bloccato l'azienda dal loro mercato 5G. «Abbiamo più mezzi per superare le difficoltà» ha detto Zhengfei, che ha spiegato – senza fornire dettagli – come i ricavi dell'azienda siano positivi, e vi sia una crescita dell'utile netto per il 2020. I ricavi per il 2019 sono stati pari a 858,8 miliardi di yuan (122,97 miliardi di dollari), mentre l'utile netto è stato di 62,7 miliardi di yuan.


Cosa aspettarsi da Biden

Le speranze di Zhengfei, adesso, sono tutte in Biden. Il cambio alla Casa Bianca potrebbe ripristinare i rapporti fra Huawei e gli Stati Uniti. E in molti si chiedono quale sarà la strategia di Joe Biden. Difficile, al momento, trovare una risposta certa. Durante la campagna elettorale, però, i toni di Biden non sono stati del tutto riconcilianti nei confronti delle aziende cinesi. Perché se è vero che l'atteggiamento isolazionista e unilateralista di Trump, per Huawei, è stato una mannaia, non bisogna dimenticare che il neo presidente americano ha più volte sostenuto che gli Stati Uniti devono essere duri con Pechino, o «continueranno a derubare le aziende statunitensi». La partita, insomma, è tutta da giocare.




 
 
 

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