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Quando una telefonata costava come una cena stellata (e spesso cadeva la linea)

Correva l'anno 1995. I cellulari pesavano mezzo chilo, avevano l’antenna estraibile e il T9 non esisteva ancora. Ma soprattutto, usare il cellulare costava quanto un weekend fuori porta.

In questi giorni, una foto ha fatto il giro dei social: due ricevute del 1995 che mostrano una bolletta bimestrale da 500.000 lire. Convertita e rivalutata oggi? Circa 470 euro ogni due mesi. Tradotto: 234 euro al mese per chiamare, senza nemmeno WhatsApp di consolazione.


Il cellulare? Roba da pochi (e da parecchi soldi)

All’epoca, chi aveva un telefono cellulare apparteneva a una categoria ben definita: imprenditori in giacca doppio petto, avvocati indaffarati e amanti del “farsi notare”. Le telefonate duravano poco: si andava dritti al punto.Ogni “ciao, come stai?” poteva costare quanto una pizza con bibita. E non era un modo di dire.

Ricevere un SMS era un evento. Rispondere? Un calcolo finanziario. L’idea di passare ore in chiamata o vedere video di gattini sembrava pura fantascienza.

Oggi: giga ovunque e proteste se manca il 5G

Nel 2025, con meno di 15 euro si ha accesso a chiamate illimitate, giga senza fine, hotspot, social, streaming, messaggi vocali e pure la possibilità di cambiare operatore in tre clic.Eppure, capita ancora di sentirsi dire “la rete va lenta” o “non prende bene al piano terra”. Lamentele comprensibili, ma che un utente del '95 avrebbe accolto con una risata.

Il cambiamento non è solo economico

Quello che fa più riflettere non è solo la spesa. È il cambiamento nel rapporto con la tecnologia.Un tempo il cellulare era un oggetto prezioso, un mezzo potente e rispettato. Ora è uno strumento quotidiano, dato per scontato. Usato ovunque, per tutto, senza pause.

E mentre la tecnologia è diventata sempre più accessibile, qualcosa – forse – si è perso: quella sensazione di meraviglia, quel brivido per il primo SMS, quel rispetto quasi religioso per una chiamata andata a buon fine.

Non si stava meglio, si stava “diverso”

Non si tratta di nostalgia, né di dire che “prima era meglio”. Ma ogni tanto, guardare una vecchia bolletta da mezzo milione di lire può aiutare a rimettere le cose in prospettiva.Oggi si spende meno e si ha infinitamente di più. La vera sfida? Ricordarsi ogni tanto quanto questo sia straordinario.

E magari, rispondere a quel messaggio con un po’ meno fretta. Anche se non costa nulla. Crediti: Staff Marketing Globtel

 
 
 

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